Vitamina D: proprietà, funzioni, carenza, in quali alimenti trovarla

La prima cosa che viene in mente parlando di Vitamina D è la sua importanza nel metabolismo osseo, pochi sanno però che la Vitamina D è un vero e proprio ormone che, oltre ad essere fondamentale per l’assorbimento intestinale del calcio, è implicato in una serie di meccanismi legati al funzionamento del sistema endocrino, immunitario e del sistema nervoso centrale.

Cos’è e come la assumiamo:

La vitamina D è una vitamina liposolubile che deriva dal colesterolo. Circa l’80% della vitamina D viene sintetizzata a livello della pelle ad opera dei raggi UVB che trasformano il 7-deidrocolesterolo in pre-vitamina D3 che poi si converte spontaneamente, grazie alla temperatura corporea, in Vitamina D3 (colecalciferolo).

L’introduzione con la dieta è estremamente marginale e rappresenta solo il 20% del totale, poiché è contenuta in quantità ridotte e in pochissimi alimenti, quelli di origine animale (pesci grassi, olio di fegato di merluzzo, tuorlo d’uovo, formaggi grassi, burro) contengono vitamina D3, mentre alcuni funghi contengono la vitamina D2 che si forma per irradiazione ultravioletta dell’ergosterolo contenuto in alcuni funghi e nel lichene d’Islanda. Esistono infine alcuni alimenti fortificati, nei quali la vitamina D viene aggiunta durante la preparazione industriale.

La vitamina D dietetica viene assorbita nell’intestino tenue insieme ad altri grassi alimentari, poiché la presenza di grassi nel lume innesca il rilascio di acidi biliari, che porta alla formazione di micelle contenenti lipidi, che si diffondono all’interno delle cellule intestinali (gli enterociti) Una volta assorbita, la vitamina D esogena viene impacchettata nei chilomicroni e trasportata nel fegato. Una parte può essere assorbita e immagazzinata nel tessuto adiposo e nel muscolo scheletrico mentre la parte restante  raggiunge il fegato grazie ad una proteina trasportatrice che consente ai chilomicroni di entrare negli epatociti e successivamente facilita il loro trasporto verso i diversi tessuti che ne hanno bisogno.

La vitamina D, sia quella introdotta con la dieta e quella prodotta per irraggiamento della cute è comunque in una forma non attiva che deve subire 2 trasformazioni: la prima a livello del fegato e la seconda nel rene, prima di diventare calcitriolo, la forma biologicamente attiva.

Funzioni:

Il ruolo più conosciuto è appunto quello legato al metabolismo del calcio, il calcitriolo infatti agisce:

  • sull’intestino dove stimola l’assorbimento del calcio
  • sui reni dove stimola il riassorbimento del calcio e del fosfato
  • sull’osso dove stimola il corretto rimodellamento attivando la deposizione di nuovo osso o mobilizzando il calcio sotto l’azione del paratormone quando i livelli ematici si riducono

Ma quali sono i ruoli altrettanto importanti della Vitamina D?

Lo studio delle funzioni extracheletriche della vitamina D nasce quando si è scoperto che quasi tutte le cellule dell’organismo presentano sulla loro superficie i recettori per la vitamina D. Questo significa che può agire su molte altre tipologie cellulari.

Tra i più importanti effetti della Vitamina D c’è sicuramente quello sul sistema immunitario, da qui l’interesse suscitato in merito all’infezione da Sars-Cov 2 e livelli plasmatici di Vitamina D.

La vitamina D ha infatti importanti azioni immunomodulanti,cioè di potenziamento e regolazione del sistema immunitario innato e inibizione delle risposte immunitarie adattative.

Vitamina d

Il calcitriolo:

  • aumenta la capacità di difesa dei macrofagi inducendone la differenziazione, la capacità fagocitica e l’attività antimicrobica è quindi importante per i primi meccanismi di difesa contro i patogeni
  • aumenta l’attività dei linfociti regolatori
  • diminuisce l’infiammazione e l’autoimmiunità (soggetti affetti da patologie autoimmuni, allergici e asmatici, dovrebbero mantenere elevati i propri livelli plasmatici di vitamina D)
  • diminuisce la secrezione di citochine proinfiammatorie

Oltre che sul sistema immunitario la vitamina D ha funzioni protettive anche a livello del sistema cardiovascolare e nervoso, migliora la permeabilità intestinale e può influenzare la composizione del microbiota intestinale.

La carenza:

Ad oggi stati carenziali che portano a rachitismo non sono più presenti nella popolazione, ma vi è comunque una evidente carenza generalizzata legata ad alcuni fattori:

  • carente esposizione solare → la diminuzione delle ora trascorse all’aperto e l’utilizzo delle creme protettive riduce enormemente i livelli di Vitamina D, sono sufficienti 20-30 min di esposizione senza protezione almeno sull’avambraccio e sulle gambe per assicurarsi un’ottima sintesi di vitamina D giornaliera
  • patologie epatiche e renali → possono portare ad una insufficiente conversione della vitamina D nella sua forma biologicamente attiva
  • patologie croniche intestinali → che possono ridurre l’assorbimento del calcio e della vitamina D dietetica
  • obesità → poiché parliamo di una vitamina liposolubile una parte considerevole viene immagazzinata negli adipociti diventando indisponibile per l’organismo 

Per valutare un eventuale stato carenziale è possibile dosare i livelli di 25-OH VitD e in caso di necessità ricorre ad una integrazione che accompagni una adeguata esposizione solare per favorire la naturale sintesi a livello della cute.

L’integrazione:

In caso di carenza si può ricorrere ad una integrazione. Studi recenti hanno oramai messo in evidenza che l’integrazione migliore è quella giornaliera, poiché l’emivita è breve e integrazioni fatte con megadosi, soprattutto mensili, spesso non portavano ad un innalzamento adeguato dei valori ematici. Essendo liposolubile è consigliabile assumerla durante uno dei pasti principali in modo da assicurare una contemporanea assunzione anche di grassi che ne favoriscono l’assorbimento. Se viene utilizzata la formulazione in gocce, l’ideale è l’assunzione sublinguale, che sembra dare il massimo dell’assorbimento. Per una integrazione oltre le 200UI/die è però strettamente necessaria la supervisione di un medico.

A partire dal mese di Marzo potete trovarmi anche a Mercatale, in Via Idice 52, (Ozzano dell’Emilia) presso il Poliambulatorio Petrillo Medical.

Per informazioni e prenotazioni potete sempre contattarmi al numero 3394069328 oppure scrivere una mail a fbonafe.nutrizione@gmail.com

Vi aspetto!

Vitamina D

Dott.ssa Francesca Bonafè – Biologo Nutrizionista
Via Massarenti 230a – 40138 Bologna / Via Saragat 5
Via Idice 52 40064 Mercatale – Ozzano dell’Emilia (BO)

Per informazioni e appuntamenti: 📞 339406932 – 📧 fbonafe.nutrizione@gmail.com – www.francescabonafe.it

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