L’indice Insulinemico: cosè e cosa misura

indice isulinemico

Nel precedente articolo abbiamo visto cosa sono indice e carico glicemico, ma ci sono situazioni in cui l’insulina viene prodotta anche dopo l’assunzione di alimenti che contengono pochi carboidrati. Alcuni alimenti infatti portano direttamente alla produzione di insulina. Impariamo quindi che cos’è l’INDICE INSULINEMICO.

L’indice insulinemico MISURA la QUANTITA’ DI INSULINA PRODOTTA IN SEGUITO AL CONSUMO DI UN ALIMENTO A PARITA’ DI CALORIE.
In questo modo viene valutato come la sinergia dei vari nutrienti presenti all’interno dell’alimento influisce sul rilascio di insulina.
E’ stato visto infatti come alcuni aminoacidi (i componenti fondamentali dalle proteine) siano in grado di aumentare la secrezione di insulina, tra questi ci sono in particolare arginina, valina, leucina e lisina. Quindi anche quando facciamo un pasto con soli alimenti proteici si verificherà un aumento dell’insulina post-prandiale. Questo perché l’insulina non ha la sola funzione di abbassare la glicemia dopo l’assunzione di un pasto ricco di zuccheri ma ha anche altri ruoli metabolici tra cui la stimolazione della sintesi proteica e della lipogenesi.
Tutti i macronutrienti influiscono quindi sulla secrezione dell’insulina ed in particolare, il loro impatto è del 90%-100% per i carboidrati, 50% per le proteine e 10% per i grassi.

Gli alimenti proteici con il più alto indice insulinemico sono latte e derivati che anche assunti da soli determinano un notevole aumento dei livelli di insulina perché abbinano il lattosio (uno zucchero) con le proteine del latte.

indice insulinemico

Attenzione quindi all’assunzione contemporanea di latticini o grassi di pessima qualità con alimenti ad elevato indice glicemico, come avviene nel caso delle merendine industriali o la mattina con il classico cappuccino e cornetto che porteranno ad una risposta insulinemica davvero eccessiva sommando gli effetti dei latticini con quelli degli zuccheri e delle farine raffinate.

La cosa migliore quindi cos’è: bilanciare ogni pasto con una piccola porzione di carboidrati a basso indice glicemico (ricordatevi che anche le verdure sono una eccellente fonte di carboidrati), grassi e proteine il tutto in funzione dei propri fabbisogni nutrizionali e dell’eventuale attività sportiva svolta in modo che la glicemia si alzi gradualmente e che l’insulina prodotta la riporti altrettanto gradualmente alla soglia corretta senza portare a picchi ne iper ne ipoglicemici.

Particolare attenzione ai picchi glicemici e insulinemici dovrà essere tenuta da chi soffre di una alterata sensibilità al glucosio o resistenza insulinica, che spesso sono associate a obesità, diabete, sindrome metabolica o sindrome dell’ovaio policistico, che vedremo nel prossimo articolo.

Conoscere gli alimenti e il loro effetto metabolico aiuta a creare pasti più equilibrati e sazianti che aiutano il benessere e soddisfano il palato!

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