The Legend Of Zelda: Link’s Awakening la recensione.

Foto Roberto d'eugenio per articoli.jpgE’ finalmente uscito il remake del mitico gioco che spopolò nel 1993 su Game boy, stiamo parlando di The Legend Of Zelda: Link’s Awakening, oggi disponibile per Nintendo Switch.

The Legend Of Zelda: Link’s Awakening rappresenta un’avventura in un mondo in miniatura, con uno stile grafico davvero unico, fra cui spicca un diorama composto e abitato da giocattoli. Esso, unito a tutto ciò che viene proposto a livello visivo rendono l’effetto complessivo dell’avventura meraviglioso.

La storia del gioco inizia quando Link (il protagonista) dopo un violento naufragio, viene ritrovato da Marin, un’ abitante di Koholint, l’isola dove tutto è ambientato. Una volta risvegliato il protagonista cerca di ritrovare la sua spada persa in mare, per farlo viene aiutato da un gufo guida e lungo il percorso deve compiere tante missioni.

La longevità non è il punto forte del gioco, infatti, sapendo cosa bisogna fare, e se non si vogliono completare al 100% anche le missioni secondarie, la durata complessiva del gioco può essere al massimo fra le dieci e le quindici ore, anche se molto dipende dalla vostra abilità.

Detto questo, per avere un quadro più delineato di The Legend Of Zelda: Link’s Awakening, vediamo di seguito quali sono stati i riscontri avuti durante la prova.

Le impressioni del gameplay:

Nell’arco della prova che ho avuto modo di fare, ho notato che il sistema di controllo del protagonista è limitato ad otto possibili direzioni. Questo non è un problema dal momento che non si tratta di un gioco che richiede spostamenti da calibrare al centimetro, tuttavia fa strano vedere i movimenti segmentati del personaggio.

Per quanto riguarda lo sviluppo del gioco, gli eventi principali vanno eseguiti in ordine, anche se ci sono missioni secondarie non vincolanti. Tuttavia bisogna fare attenzione perché alcune di queste missioni sembrano ininfluenti, ma in realtà si rivelano fondamentali per proseguire l’avventura avviata.

Altri aspetti interessanti riguardano le stanze inedite o compilabili nei dettagli, così come i labirinti divertenti che si trovano lungo il percorso. Essi rendono al meglio se  affrontati in multiplayer, in modo da condividere l’azione con gli amici.

Gli oggetti nell’avventura sono importanti, ad esempio si possono rompere i vasi per agevolarsi il passaggio o utilizzarli per romperne altri. Inoltre, ci sono da affrontare dei mini boss, non sempre semplici da colpire ed eliminare, per proseguire il proprio cammino. Segnalo anche la presenza di piante che impediscono di compiere alcune azioni, perché ricacciano il protagonista all’indietro, dal momento che sono velenose.

Questi sono solo alcune delle avversità che si incontrano lungo il percorso, per arrivare all’agognato finale, su cui non aggiungiamo nulla per evitare eventuali spoiler.

Infine, merita una menzione il cosiddetto Chamber Dungeon. Si tratta di una modalità che rappresenta un mini game complesso all’interno del gioco stesso, dove si costruiscono labirinti composti da stanze, dove ci sono diversi dungeon, che vanno compilati, seguendo le istruzioni e rispettando i vincoli imposti.

Tiriamo le somme: pregi e difetti

Per quanto riguarda gli aspetti positivi spiccano innanzi tutto le tante peculiarità del gioco come: l’azione, gli enigmi e l’esplorazione. Il tutto accompagnato da uno stile grafico grazioso e un design unico nel suo genere, in quanto non proposto in altri titoli.

Anche l’atmosfera proposta e il modo in cui sono stati realizzati i personaggi sono in grado di creare un sentiment positivo.

Viceversa gli aspetti negativi riguardano alcune situazioni di gioco, ad esempio più di un enigma proposto risulta antiquato. Poi, c’è una longevità ridotta, se in un gioco cercate un intrattenimento di molte ore non è questo il caso.

Inoltre la modalità Chamber Dungeon non risulta particolarmente esaltante, perché propone difficoltà forse eccessive in alcuni frangenti.

Detto ciò parliamo di un titolo, che seppur con qualche pecca, risulta coinvolgente e capace di proiettare il giocatore in un mondo che merita di essere esplorato.

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