Kingdom Hearts 3: un’avventura nei mondi Disney e Pixar.

Foto Roberto d'eugenio per articoli.jpg Hearts 3 è un titolo che unisce vari mondi della Disney, proponendo tanti celebri personaggi storici quali Paperino, Pippo, Sora ed altri, ma anche Frozen, Big Hero 6 e Rapunzel. Un altro mondo sapientemente inserito è quello di Toy Story, senza dimenticare quello di Monster & Co, ma sono presenti perfino Hercules e Winnie de Pooh. Il totale dei personaggi celebri supera le 10 unità, venendo in contro a tutti i gusti, ma ciò che caratterizza maggiormente questo gioco è l’unione ben congeniata di mondi diversissimo fra loro.

A livello visivo balza subito agli occhi un design ammirevole, con una cura dei dettagli relativa ai personaggi eccellente. I combattimenti sono ricchi di effetti speciali, esplosioni e animazioni, rendendo così ogni scontro molto godibile e colmo di particolari grafici.

La longevità di Kingdom Hearts 3 è molto elevata, anche perché diversa in relazione al livello di difficoltà selezionato. Ipotizzando quello standard si va ben oltre le 30 ore di gioco complessive, ma se ci si dilunga con le attività secondarie il tempo totale con cui si può giocare aumenta notevolmente.

In generale questo gioco è suddiviso idealmente in tre parti, con la resa dei conti che si consuma ovviamente sul finale affrontando boss sempre più spettacolari, mentre l’anima Disney occupa i primi due terzi del gioco. Ma per avere un quadro più preciso degli aspetti pratici del gioco vediamo insieme cosa è emerso dalla prova che ho avuto modo di fare.

Il gameplay:

L’impressione che ho avuto testando Kingdom Hearts 3 è quella di un costante mutamento, ossia i cambiamenti di scenari sono molto frequenti, in base all’universo in cui ci si trova, quindi anche gli ambienti e i personaggi con cui si entra in contatto sono diversi. Un ruolo importante è svolto dalle armi che si trovano lungo il percorso, sufficienti per essere sempre pronte all’azione con il proprio equipaggiamento.

Grazie ai combattimenti spaziali si possono raccogliere componenti e tesori fra gli asteroidi con discreta facilità. Per vincere gli scontri sono importanti i cosiddetti Keyblade (che il personaggio di Sora ottiene in ogni nuovo mondo). Essi si dividono in 3 tipologie: quelli forti nel combattimento corpo a corpo, quelli in grado di potenziare le magie e quelli bilanciati. Alcuni di questi prendono la forma di arma a distanza, fornendo così una valida alternativa allo scontro ravvicinato, visto che si può infliggere danno al nemico da lontano, senza rischiare di subirne.

Il sistema di controllo del gioco è piuttosto intuitivo e rende semplice l’approccio ai combattimenti. Poi ci sono le azioni speciali, come ad esempio le attrazioni o gli attacchi, che si innescano in modo casuale durante gli attacchi ai nemici, quindi non dipendono direttamente dai comandi dati con il joystick. Entrando nel dettaglio, le attrazioni concedono un limitato lasso di tempo in cui infliggere quanti più danni possibili all’avversario. Quando si sconfiggono i nemici e si passa al livello successivo, i protagonisti del gioco acquisiscono le abilità speciali, in questo modo sono pronti a fronteggiare le nuove minacce.

Infine, fra le diverse modalità proposte mi ha colpito positivamente la gummiship, che propone stage spaziali che separano i mondi e hanno parecchi boss nascosti da sconfiggere, in modo da recuperare i tanti materiali qui presenti per realizzare importanti potenziamenti.

Conclusioni: pregi e difetti

A livello grafico Kingdom Hearts 3 è maestoso, ogni dettaglio è davvero curato nei particolari, generando una ricchezza sotto questo aspetto davvero meritevole di apprezzamento.

Bene anche la longevità del gioco, che risulta estesa anche grazie alla presenza di diversi ed interessanti contenuti secondari. I tanti personaggi amati della Disney e i combattimenti ultra movimentati rappresentano un altro aspetto positivo. Il costo del gioco è nella media, non fra i più economici, ma la sua qualità ne giustifica la spesa.

Per quanto riguarda la colonna sonora dei diversi mondi Disney, poteva esserci una cura maggiore, anche se in generale l’accompagnamento non mi è dispiaciuto. In alcuni casi a mio avviso ci sono delle forzature sui personaggi, ad esempio Paperino e Pippo appaiono fuori luogo in location come i Caraibi. Inoltre qualche nemico in più con cui confrontarsi poteva essere inserito nella storia.

Ma aldilà di questi aspetti Kingdom Hearts 3 è godibile, perchè in grado di far divertire qualsiasi tipo di utente, anche coloro che non hanno particolarmente a cuore i personaggi Disney, grazie alla bellezza dei combattimenti e non solo.

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