Starlink: Battle for Atlas e relative espansioni: recensione.

Foto Roberto d'eugenio per articoli.jpgStarlink: Battle for Atlas è un titolo che propone un tema avvincente, ossia quello di un equipaggio della nave interstellare Equinox alle prese con una complessa avventura lungo i sette pianeti del sistema stellare di Atlas. Questo gioco rientra nel genere toys-to-life e offre un’ambientazione open world molto accattivante, dove conoscere i protagonisti della storia e tutti i nemici.

Le componenti più importanti di Starlink: Battle for Atlas sono rappresentate dalle navicelle spaziali a disposizione, dagli equipaggi e dai piloti. Le armi a disposizione sono basiche, ma diventano più efficaci quando si affrontano particolari tipologie di nemici, invece i piloti possiedono capacità extra in grado di ribaltare uno scontro.

Su ogni pianeta su cui si giunge c’è una significativa quantità di operazioni realizzabili, come ad esempio raccogliere i materiali, studiare le diverse forme di vita e gli avversari da sconfiggere, al fine di rendere più debole la Legione con cui ci si scontra. Insomma si tratta di un gioco attrattivo anche per un pubblico più adulto perché capace di coinvolgere e divertire, anche grazie alla chicca delle espansioni, di cui parleremo più avanti.

Le sensazioni durante il gameplay:

Durante la prova effettuata su Starlink: Battle for Atlas ho constatato la vastità dei mondi, ma al tempo stesso la ripetitività degli scenari proposti, in alcuni frangenti. Per quanto riguarda la parte operativa si dispone di una flotta di navi e di un numero contenuto di piloti, mentre le abilità e le armi a disposizione possono essere personalizzate ed incrementate durante il gioco.

Le battaglie con gli avversari spaziali mi sono sembrate davvero intriganti e ricche di colpi potenti e fasci di luce, capaci di spettacolarizzare le azioni compiute. Ogni nave può essere assemblata liberamente, per esempio si possono inserire due ali da un lato e nessuna dall’altro, insomma non vengono imposti canoni ben precisi da rispettare. Ogni elemento che si aggiunge alla navicella permette di avere bonus e altri vantaggi, ma bisogna fare attenzione al fatto che comporta un aumento del peso, con conseguente rischio di rallentamento nei movimenti.

La longevità di Starlink: Battle for Atlas  è difficile da quantificare perché varia in base a quanto si desidera esplorare e quanto viceversa si corre direttamente verso la fine, ma per farlo bisogna sconfiggere i potenti nemici lungo il cammino e assicurarsi la vittoria in tutti gli scontri. In ogni caso si tratta di un titolo che richiede quantomeno fra le 20 e le 30 ore di gioco, dunque la durata è consistente, se poi vi piace perfezionare ogni aspetto potrete dilungarvi oltre.

Le espansioni, lo Starter Pack:

Ciò che distingue questo titolo dagli altri è che i modellini fisici delle navicelle e dei personaggi sono stati inseriti nell’universo digitale, con un progetto innovativo. In altre parole si può far comunicare i modellini (sia i piloti che le navicelle) con la console tramite il controller, creando di fatto un’esperienza realistica e dai tempi di reazione sorprendenti perché praticamente istantanei. Ma per capire meglio come far prendere vita nel gioco alle statuine ti suggerisco di guardare questo video tutorial:

La prima cosa da acquistare, per fruire al meglio del gioco anche in copia fisica, è il cosiddetto Starter Pack. C’è da specificare che in relazione alla console di cui si dispone si hanno a disposizione le seguenti espansioni:

  • Per PS4, Xbox e Switch: il gioco, il supporto per il controller Starlink, il pilota Mason Rana, un poster, le armi di sbarramento glaciale e il lanciafiamme.
  • In esclusiva per Switch: la navicella Airwing con ali corazzate, le versioni digitali della navetta di Zenith e dell’arma Tritatutto, il pilota Fox McCloud e i contenuti esclusivi della missione Star Fox.
  • In esclusiva per PS4 e Xbox: la navicella di Zenith e l’arma Tritatutto.

Esistono poi ulteriori espansioni quali il Mount Co-op Pack, il Pilo Pack, il Weapons Pack e lo Starship Pack, che se acquistati vanno ad aumentare la spesa finale, ma che rappresentano delle chicche ulteriori per gli appassionati.

Conclusioni: pregi e difetti

Fra gli aspetti positivi di Starlink: Battle for Atlas vi è una componente gestionale molto curata e al presenza di navi realizzate davvero con elevata qualità, sia per quanto riguarda le grafiche nel gioco che per quanto attiene ai modellini fisici.

Le espansioni con annessa innovativa proposta rappresentano un altro pregio, che regala al giocatore una totalità nell’esperienza molto interessante e caratterizzano lo sviluppo del gioco, fruibile su più livelli. La grafica è affascinante, anche se in alcuni aspetti non impeccabile, ciò grazie ad un ambiente sempre particolare come quello dello spazio.

Fra gli aspetti negativi si segnala una certa ripetitività, infatti gli incarichi assegnati a lungo andare tendono a somigliarsi un po’ tutti. Delle ridondanze si notano anche durante l’esplorazione spaziale, con la presenza di pochi asteroidi e navicelle ad esempio.

Insomma, aldilà di qualche piccola criticità, il fascino che le navicelle spaziali e questo ambiente sono in grado di esercitare è notevole, per questo il gioco con le sue espansioni merita di essere provato, perché potrebbe rappresentare un prototipo vincente per i titoli futuri.

Starlink: Battle for Atlas Votazioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.