Call of Duty: World War II: recensione.

Foto Roberto d'eugenio per articoli.jpgA distanza di 3 anni dall’ultimo gioco della serie di Call of Duty, ecco finalmente tornato un nuovo capitolo di uno degli sparatutto più amati in assoluto dai players, il cui titolo per esteso è Call of Duty: World War II. Come si intuisce dal nome questo gioco è ambientato durante la devastante seconda guerra mondiale, con atmosfere crude e violente dove sono i soldati a rischiare la pelle e ad essere i protagonisti.

Giocabilità e trame proposte:

Quello della guerra è sempre un tema molto delicato da affrontare, ma Call of Duty: World War II riesce a farlo nella giusta maniera, spingendo spesso su concetti come la fratellanza o l’eroismo ad esempio. Dunque viene dato risalto al team e all’importanza di aiutarsi a vicenda, cosa che risulta determinante specie quando ci si approccia ad un livello di maggiore difficoltà, ossia quello Veterano. Uno dei difetti di questo titolo è riscontrabile nella trama, che risulta un po’ scontata, anche se riesce ad andare in crescendo. Il protagonista assoluto è il soldato Ronald Daniels, impegnato con i suoi commilitoni nella guerra contro i nazisti del 1944. Le missioni previste dal gioco sono 11, ma gli eventi si susseguono in rapida successione e dunque fra una missione e l’altra c’è poco spazio anche per conoscere i personaggi. Il ritmo di gioco è serrato e non esiste un attimo di tregua, per questo l’emozione è intensa, fra incidenti, scontri a fuoco ed esplosioni varie.

Call of Duty: World War II

Le condizioni di gioco mutano spesso, infatti ci si può trovare coinvolti in combattimenti aerei, inseguimenti e sparatorie a bordo di vari mezzi. Se ci si proietta nel quartier generale si possono incontrare altri giocatori, vedere quali sono le taglie e gli obiettivi a disposizione, ma anche sfidare qualche altro soldato in una lotta corpo a corpo. Ma andiamo ad analizzare, fra le tante modalità di gioco proposte, quelle più meritevoli di attenzione.

Call of Duty: World War II

La modalità guerra:

La modalità guerra è indubbiamente una delle più belle in cui si affrontano due team gli attaccanti e i difensori, con i primi che dovranno centrare obiettivi sempre dinamici e in continuo cambiamento a seconda della mappa e gli altri all’opposto difenderli. Qui il divertimento è assicurato con i giocatori sulla corda e stimolati, anche se la mancanza di un sistema di ranking è una pecca, perchè l’avrebbe resa ancor più allettante e avrebbe spinto gli utenti a rigiocarvi un maggior numero di volte. Anche qui risulta importante progredire con il team, ma in quest’ottica l’assenza di un incentivo per il completamento della missione fa si che alcuni giocatori le ignorino, portando la squadra ad una rapida sconfitta. Aldilà di queste possibili migliorie stiamo parlando di una modalità di gioco di assoluto valore.

Le mappe principali della guerra sono 3: l’operazione Breakout, la Neptune e la Griffin. Nella prima citata bisogna silenziare le batterie antiaeree tedesche sul lato estremo della mappa fra mille peripezie, mentre nell’operazione Neptune bisogna conquistare una spiaggia e aprirsi la strada per centrare i restanti obiettivi, fra bunker e altri luoghi impervi. Infine, nell’operazione Griffin i soldati sono chiamati a scortare almeno due dei tre carri armati presenti nell’offensiva delle Ardenne, ciò fra diverse avversità, incluso un terreno completamente ricoperto di neve.

La modalità Zombie:

Questo particolare modalità proietta il giocatore in un villaggio della Germania, dove mostri di ogni genere sono più feroci che mai. Si tratta di una fase di gioco molto bella, il cui tema principale è quello dei nazi zombie, risultato di una folle operazione di uno scienziato su dei cadaveri.

L’obiettivo di questa modalità è ovviamente quello di superare i vari livelli proposti uccidendo gli zombie che ci si presentano lungo il percorso, questi tuttavia avranno una forza sempre maggiore man mano che si avanza. Qui l’atmosfera è cupa e minacciosa, ma il giocatore ha l’opportunità di rendere sempre più corposo il proprio arsenale da guerra, il che rende l’esperienza di gioco palpitante.

Conclusioni:

Call of Duty: World War II è sicuramente un gioco che riesce a divertire gli amanti del genere, perché solido e curato nei dettagli. La parte più bella è quella legata alla modalità zombie, sia per l’aspetto che per la giocabilità, il risultato infatti è ottimo. Alcuni difetti sono legati alla modalità guerra come detto, ad esempio la mappa Griffin lascia un po’ a desiderare per gli aspetti grafici. In ogni caso anche i più critici faranno fatica a non trovare soddisfacente questo gioco, perché il design è di buona fattura e le varianti di scelta numerose. Per il resto gli appunti mossi sulla mancanza di un sistema di ranking nella modalità guerra restano e ci auspichiamo l’inserimento di un maggior numero di mappe in futuro per ampliare le emozioni. Ma aldilà di questo resta un’esperienza di gioco che merita di essere provata. Voto 8.

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