Allarme clima: il grido che scuote le coscienze.

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Barbara BoffiL’urlo si spande ad ogni angolo del globo e travolge come uno tsunami. E’ allarme clima! Ha la forza degli uragani, di fenomeni atmosferici di inaudita violenza, dell’innalzamento dei mari, di eruttazioni fuori controllo. È il clima che non perdona. La terra trema, scalpita, soffre.

La madre feconda che nel caldo del suo grembo ci ha accolto, allevato, nutrito ora si rivolta contro quei figli traditori che come larve la divorano e la consumano e la spada di Damocle è questo clima camaleontico e devastatore.

Quando avremo finito, di lei e di noi non resterà altro che un guscio vuoto. E non c’è nessun figliol prodigo, nessuno che comprenda fino in fondo l’errore commesso, che sappia o che voglia ripercorrere il cammino del ritorno.

Troppo avanti abbiamo spinto i limiti dell’egoismo, della folle corsa al potere e al predominio. E quando verrà la resa dei conti allora quel potere non avrà più nessun valore: non conteranno nè i soldi nè il livello sociale.
Non ci saranno nè vinti, né vincitori.

L’Amazzonia brucia, e con lei i polmoni del mondo, i poli si sciolgono e con loro annega il futuro delle prossime generazioni, il deserto avanza, e così si dimezzano le risorse di cibo e acqua.

È l’effetto serra il grande colpevole e i rilevamenti termometrici delle 4 stazioni climatiche mondiali principali parlano di innalzamento negli ultimi 50 anni di un grado, così come di abbassamento delle temperature eccezionali e questo ad opera di attività antropiche dovuti alla rivoluzione industriale.

Questi dati sul clima non sono un’opinione ma sono scientifici e lo capiamo anche solo semplicemente sulla nostra pelle, da profani, senza scomodare statistiche e personaggi altisonanti, quando assistiamo alle grandinate improvvise, alle trombe d’aria devastanti, ai caldi anomali mai registrati prima.

Chi rinnega e rimescola la minestra è solo perché ne ha un proprio personale tornaconto. La lettera dei 500 scienziati sul clima che in molti sventolano a propria discolpa, porta la firma di vari professionisti ma di nessun climatologo.

Abbiamo geologi, giornalisti, fisici e chimici ma nessun climatologo firmerà mai quello che è palesemente un mero strumento di boicottaggio ambientale. Tra di loro ci sono personaggi che hanno avuto impieghi persino in industrie petrolifere!

È tutta una grande farsa, manovrata abilmente dai soliti burattinai facoltosi; a questo punto mi chiedo cosa ne resterà di noi? Le nostre esistenze verranno cancellate con un colpo di spugna se chi ci dovrebbe proteggere si gira dall’altra parte? Ma d’altronde come pretenderlo in un mondo sempre più marcio in ogni aspetto della vita e del rispetto dei diritti umani? Dove si parla di nuovo ordine mondiale e di distruzione di massa selettiva?

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E così ora che la terra trema e soffre, della sua sofferenza ne ha disegnato un volto: le fattezze di una ragazzina di 16 anni, simbolo e icona di giovani allarmati dal destino che li attende.

Quale eredità potremo lasciargli è la sua domanda. E in un momento dove mai prima d’ora nella storia recente l’esistenza umana è così in bilico, lei ha trovato il coraggio con una voce fuori dal coro, di sfidare, di misurarsi con i grandi, di farsi portavoce di un male concreto, di denunciare a volto scoperto le falsità, le incompetenze e il pressappochismo di chi ci governa e crede di aver già fatto abbastanza.

Ed ecco le folle dividersi: chi a sostegno e chi contro, alcuni la definiscono catastrofista e complottista! Sperano di affondarla assieme alla sua propaganda nell’oceano dell’incomprensione, denigrandola per mezzo di qualche scandalo e azzerando la sua credibilità con diffamazioni di vario tipo.

Si parla di lobby green, di congiure, ipotesi campate in aria, sviando l’attenzione delle masse da quello che è il vero problema e sottraendo energia all’impiego di risorse per trovare soluzioni.

Come sempre stiamo sbagliando rotta, fuorviamo la verità, la trasliamo dal focus del vero problema ad un capro espiatorio che catalizzi le nostre responsabilità.

Ma non è a lei che dobbiamo rivolgere i nostri sforzi…non è a Greta che dobbiamo dedicare le prime pagine di quotidiani ma alla lotta che sta portando avanti, al suo grido d’aiuto. Ci stiamo accanendo su di lei e non centriamo invece la questione, perdiamo tempo in dibattiti sterili.

Questa ragazzina di 16 anni che porta nel suo intento il riunire tutte le voci sole sotto un’unica bandiera sta chiedendo aiuto a noi adulti, ai”grandi”, ai potenti, che purtroppo hanno in pugno il destino del mondo, a quei pochi che come sempre si sostituiscono a Dio, e lo fa come un figlio in difficoltà lo chiederebbe ai propri genitori.

Noi dovremmo accoglierla e sostenerla, noi le dobbiamo questo impegno, lo dobbiamo a tutti quelli che lei rappresenta. Sono i nostri figli, le nostre nuove gioventu’! Svuotate e scuotete le vostre coscienze!

Invece che denigrarla e vederla come messaggera di un affronto alla patria potestà, dovremmo innalzare le nostre menti e volontà ad un bene superiore. Fermiamo questo gioco al massacro, architettato da chi non ha argomenti nè strumenti per contestare che questo fenomeno è opera dell’uomo.

Quanti eroi passati abbiamo immolato alla giusta causa? E questa causa non è per caso degna di avere la sua eroina? Vi invito a riflettere e ad unirvi alla battaglia. Un caro saluto.

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