Kingdom Come: Deliverance, la recensione.

Foto Roberto d'eugenio per articoli.jpgUno dei giochi più attesi del nuovo anno è sicuramente Kingdom Come: Deliverance, la cui ambientazione risale al Regno di Boemia nel 1403, con il protagonista nei panni di Harry, un giovane figlio di un fabbro che si ritrova in mezzo alla lotta per il trono.

Una delle componenti più importanti di Kingdom Come: Deliverance è il realismo, per questo il giocatore dovrà sempre scegliere il proprio percorso e presentarsi alle battaglie sazio e riposato, si tratta di un fattore importante per avere la meglio, come d’altronde lo era effettivamente in un’epoca come il Medioevo. Il gioco è anche crudo sotto molti aspetti e per una scelta precisa dei produttori non prevede la comparsa di draghi, orchi o demoni di ogni tipo, ma solo di combattenti in carne ed ossa, a conferma della ricerca di una battaglia quanto più realistica possibile.

Giocabilità e sviluppo di questo titolo:

Per progredire in Kingdom Come: Deliverance e garantirsi il necessario per sopravvivere, si possono utilizzare la lotta o l’arte oratoria. Infatti, bisogna avere la capacità di convincere gli altri ad ottenere ciò che ci serve facendo leva sul dialogo e magari sul nostro abbigliamento, ad esempio chi si presenta con una corazza, magari sporca di sangue per un recente combattimento, quasi sicuramente mette in soggezione la controparte, ottenendo quanto desiderato. Viceversa quando ci si lava adeguatamente e magari si indossano degli abiti facoltosi, si è più idonei a fare chiacchierate produttive con persone ricche e interessate alle vostre proposte.

Kingdom Come: Deliverance

Il suo sistema di combattimento denota un acuto realismo e per sferrare un colpo all’avversario è necessario scegliere una posizione di partenza per mettere a segno un colpo da una direzione ben precisa. Ogni giocatore può dedicarsi all’utilizzo delle armi che preferisce, potendo scegliere fra numerose opportunità, a partire dalle spade (di dimensioni lunghe o corte) passando per le mazze e le asce, fino ad arrivare alle armi in asta e da tiro. Oltre alle armi il giocatore ha la facoltà di selezionare anche l’armatura più adeguata in base al proprio stile di lotta, ossia una completa (che garantisce una protezione più elevata, ma una mobilità limitata) o una più leggera (grazie a cui muoversi più celermente, ma con meno sicurezza per la vostra incolumità). Quando si batte un avversario in un duello si ha un profondo senso di appagamento, perché le lotte sono serrate.

Kingdom Come: Deliverance

Per migliorare i propri livelli, bisogna dimostrare di saperci fare in ogni attività, infatti la salita avviene separatamente per ogni singola attività ed è tanto più rapida quanto più si fa uso dell’arma a cui si riferisce. Inoltre questo gioco propone diverse missioni principali, ma anche secondarie o minori, che se portate a termine regalano denaro ed esperienza.

Durante lo svolgimento del gioco ci sono delle operazioni particolarmente complesse da realizzare, come ad esempio lo scassinamento delle serrature, che come nella realtà non risulta semplice. In ogni caso lungo il viaggio la maggior parte del tempo viene trascorso in sella ad un cavallo, che vi porterà nei luoghi desiderati.

Conclusioni: pregi e difetti:

Partendo dagli aspetti negativi, un difetto rilevabile in Kingdom Come: Deliverance è quello della gestione del tasto R2 poco reattiva, infatti quando si utilizza questo tasto Henry sferra i suoi colpi in ritardo, rispetto a quanto ci si aspetterebbe e questo può costare caro durante le battaglie. Per quanto attiene agli aspetti grafici i numeri di frame al secondo non è ottimale, ma sicuramente perfettibile e anche la fisicità degli scontri per quanto realistica è migliorabile, inoltre va sottolineato che alcune missioni hanno un ritmo troppo lento.

Al contrario i pregi riguardano la suggestiva ambientazione del Medioevo, le animazioni di buona qualità durante i combattimenti, ma anche le elevate qualità grafiche unite alle scene proposte con un interessante taglio registico, per una fruizione del gioco nel complesso apprezzabile. Inoltre vi è una significativa libertà d’azione, cosa positiva per quei giocatori che non amano troppo sottostare a regole ben precise. Di qualità anche i suoni dell’ambiente, così come la colonna sonora che accompagna il giocatore.

Insomma, si tratta di un titolo che nonostante presenti qualche aspetto da affinare, possiede le caratteristiche necessarie per farsi apprezzare, soprattutto da parte di chi ama i giochi di ruolo e sente la necessità di avere libertà di azione, controbilanciata da alcune meccaniche che complicano la vita, ma la rendono anche più realistica. Voto 7.

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