Metro Exodus la recensione: il viaggio ha inizio.

Foto Roberto d'eugenio per articoli.jpgMetro Exodus è un titolo che propone un tema molto toccante, quello post bellico e successivo all’olocausto, con ambientazione nella Russia orientale, in cui viene raccontato questo scenario apocalittico di completa distruzione. Il nome Exodus si spiega con la narrazione della storia di un gruppo di sopravvissuti, che cerca di trovare la via della salvezza dovendo affrontare varie peripezie.

Oltre ad uno scenario desolante ci si trova di fronte a nemici militari e perfino ad una specie di animali umanoidi mutati, a seguito della guerra, dall’aspetto terribile e particolarmente violenti, da cui bisogna difendersi con forza. In alcuni frangenti può risultare una scelta vincente quella di evitare gli scontri e cogliere di sorpresa i nemici, magari allontanandosi da quelle creature mutanti che si trovano a sorvegliare le aree. In questo modo si corrono meno rischi, ma soprattutto si risparmiano le munizioni, aspetto particolarmente importante nel gioco.

Si può dire che Metro Exodus propone una durata che può variare fra le 20 e le 30 ore di gioco globali, configurandosi come un titolo che può vantare una buona longevità, considerando che è esclusivamente un single player. Ma passiamo ora ad analizzare il gameplay per comprendere meglio le dinamiche di gioco.

Il gameplay:

Durante la prova di Metro Exodus ho apprezzato prima di tutto il lavoro corposo realizzato per confezionare la storia e la sceneggiatura, perchè non sempre ci si trova di fronte a trame così ben congeniate.

Per quanto riguarda il gioco nello specifico, sono proposti molti elementi tipici di un survival, ad esempio il numero di proiettili a disposizione è ridotto e bisogna reperire le risorse e le munizioni lungo il percorso. Stesso discorso per i kit medici, da nascondere con cura nel proprio zaino, perché importanti in caso di emergenza. Il discorso vale anche per le maschere antigas, da indossare nei frequenti casi in cui ci si deve proteggere dalle tempeste di polvere o dai gas tossici. Tuttavia il suo utilizzo può portare delle problematiche, infatti quando la si usa bisogna poi pulirla dagli schizzi di sangue derivanti da un’uccisione e la visuale dell’ambiente può risultare più ristretta e limitata.

La nostra prova del Gameplay

Una cosa che ho trovato interessante è la possibilità di modificare le armi equipaggiate, ad esempio si possono cambiare il calcio del caricatore e i mirini, recuperandoli magari dai nemici stesi a terra. Inoltre segnalo la presenza di pericolose mine fra le munizioni più efficaci, per risolvere i conflitti più complessi.

In tutto ciò è importante il ruolo delle missioni, che prevedono degli obiettivi principali da raggiungere ben delineati (vi compariranno delle indicazioni scritte sul monitor) per poter progredire, ma anche delle attività secondarie facoltative. Queste ultime possono essere ricevute da alcuni personaggi o scoperte esplorando liberamente. Tutto ciò aiuta ad aumentare la longevità del gioco e a variare le operazioni da compiere.

Volendo fare un’analisi complessiva mi sento di dire che questo titolo esalta le capacità di chi riesce a massimizzare la tattica, perchè vince chi spara con cautela e avanza valutando attentamente il da farsi, visto che lo spreco di armi e risorse può risultare fatale, così come la scelta di visitare un fabbricato sbagliato.

Conclusioni: pregi e difetti

Fra gli aspetti positivi di Metro Exodus segnalo la fisicità di questo gioco, infatti i corpi a corpo sono cruenti e realistici, cosa molto interessante e originale, in quanto si tratta di un elemento di novità apprezzabile rispetto al passato della serie.

A livello grafico sono stato positivamente sorpreso dagli scenari e dagli ambienti, vasti, con grandi varietà e ottimi giochi di luce. Tuttavia, va anche detto che ci sono aspetti perfettibili, ad esempio i nemici si comportano in modo basilare, ossia possiedono due tipi di approccio: corrono verso il giocatore per attaccarlo o sparano da distanza per avere adeguata copertura. Questo denota un’intelligenza artificiale non molto elevata.

La colonna sonora è leggera e fa da ottimo accompagnamento al gioco, anche se si avverte maggiore enfasi in alcuni passaggi narrativi cruciali ai fini della storia del gioco.

In relazioni ai difetti ho riscontrato che non tutte le animazioni dei personaggi sono convincenti, in particolare quelli secondari, mentre i principali sono realizzati con maggiore cura.

Ma aldilà di questo, si tratta di un gioco magari non adatto a tutti, ma di certo in grado di catturare l’attenzione degli appassionati del genere survival perchè unisce tattica, sussulti e scontri di rara potenza.

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