Spyro reignited trilogy: il ritorno del mitico draghetto.

Foto Roberto d'eugenio per articoli.jpgGli appassionati nostalgici del mitico draghetto Spyro, che negli anni 90-2000 spopolava sulla Playstation 1, possono finalmente gioire visto che è uscito il remake su PS4 e Xbox denominato Spyro reignited trilogy. In pratica all’interno di questo titolo sono racchiusi i tre capitoli che caratterizzarono la saga di Spyro, ossia Spyro the dragon, Ripto’s Rage e Year of the Dragon. Anche questa volta il giocatore è nei panni di Spyro, il celebre draghetto sputafuoco dalla pelle color viola con dettagli gialli, che nelle sue avventure deve recuperare oggetti e imparare ad utilizzare tutte le sue abilità, dal volo fino all’uso del fuoco.

La durata media di questo gioco va dalle 25 ore in su, avendo di fatto una longevità interessante, mentre l’obbiettivo da perseguire in ogni livello di gioco è sempre quello di raccogliere le preziose gemme, così come le casse del tesoro ed altri oggetti, sconfiggendo i nemici che si presentano lungo il cammino. Si tratta dunque di un titolo in grado di far divertire i più piccoli che ci giocano per la prima volta, ma anche i più grandi legati al gioco d’esordio, che mantiene un fascino immutato e anzi attualizzato.

Il gameplay:

Secondo quella che è la mia esperienza di gioco fra i 3 proposti l’ultimo capitolo è di gran lunga il migliore, perché ci si confronta con avversari più potenti ed offre un universo più ricco di sfide e missioni. Durante il gioco quando si passa da un hub all’altro si affrontano i diversi boss e ogni livello è accompagnato da un incipit rappresentato da un video animato e spassoso.

A livello grafico oltre alla cura dei dettagli relativi ai personaggi sono stati resi particolarmente realistici i singoli materiali, i legni e i metalli, così come l’erba e i vari ambienti, il tutto condito da colori vibranti e potenti, per una resa nel complesso molto soddisfacente. Una delle novità introdotte riguarda la presenza di un mappa in basso sul teleschermo, che consente di monitorare la propria posizione senza interrompere l’incedere del gioco.

Fra i personaggi presenti si sottolinea l’importanza della libellula Sparx, che accompagna Spyro nella ricerca delle gemme, inoltre indica lo stato di salute del giocatore, che può essere alimentato e migliorato mangiando farfalle o animaletti presenti sui vari livelli.

Una particolarità che mi ha colpito durante la prova attiene ai mondi subacquei che quando affrontati danno un senso di fluidità e di visibilità alterata che può sembrare bizzarra, ma che in realtà ritengo un aspetto grafico particolarmente azzeccato. Inoltre segnalo anche la presenza di qualche mini-gioco extra fra un livello e l’altro, come le mitiche sfide di hockey con gli altri personaggi che sono sfiziose. Infine, per chi ama spostarsi celermente, c’è la possibilità di sfruttare il fast travel (attraverso il menù di pausa), per muoversi da un mondo all’altro senza dover necessariamente utilizzare l’hub centrale.

Conclusioni: pregi e difetti

Per quanto riguarda gli aspetti positivi è stato fatto un pregevole lavoro di ammodernamento, sia a livello grafico che in quello sonoro, che possiede ottime qualità. Pure la fluidità di gioco è molto buona, così come quella dei comandi e dei movimenti, che risultano notevoli.

Anche il prezzo, decisamente abbordabile, rappresenta un aspetto positivo da tenere in considerazione. Inoltre il gioco brilla per la simpatia e il buon umore che è in grado di trasmettere.

In relazione agli aspetti negativi ho notato che la prima parte, ossia quella relativa a Spyro the dragon, ha delle pecche, in particolare il gameplay mi è sembrato poco profondo e con una scarsa durata, ma questo è inevitabile quando si utilizza un format di 20 anni fa. Nonostante ciò il divertimento non è venuto mai meno durante la prova, inoltre passando al secondo e al terzo capitolo mi sono entusiasmato, perché ho potuto riscoprire la passione mai sopita per questo gioco.

Non ci sono novità sostanziali (a parte qualche personaggio secondario inedito) nella trama rispetto al gioco a cui si ispira, ma questa rappresenta una precisa scelta di quello che vuole essere un reboot il più fedele possibile all’originale.

Insomma, Spyro reignited trilogy rappresenta un gioco con fondamenta legate al passato ma mixato abilmente ad uno stile moderno, per un risultato ottimo che trasmette spensieratezza e sano divertimento.

Votazioni

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