I casi di responsabilità del ginecologo ostetrico hanno registrato negli ultimi anni un notevole aumento, sia in termini numerici che per quanto riguarda il quantum delle pretese risarcitorie. Il ginecologo ostetrico risponde per tutti i danni arrecati alla madre e al bambino, attribuibili ad un suo colposo comportamento. I rischi della specializzazione medica di ginecologia-ostetricia sono molti ampi e possono, in via di approssimazione, essere raggruppati in tre aree:
Sotto questo profilo, il medico è responsabile per non avere diagnosticato una malformazione del feto ed informato correttamente la madre che viene ad essere ingiustamente privata dei necessari elementi di valutazione per decidere consapevolmente se portare avanti la gravidanza o interromperla. La madre dovrà provare che, se fosse stata informata delle malformazioni, avrebbe interrotto la gravidanza. Al riguardo, va evidenziato come l’interruzione della gravidanza sia finalizzata ad evitare un pericolo per la salute della gestante, serio (entro i primi 90 giorni di gravidanza) o grave (successivamente a tale termine). Il diritto al risarcimento del danno spetta alla madre, al padre ed ai fratelli. Recentemente, è stato riconosciuto anche in capo al concepito (subordinatamente all’evento nascita) con riferimento ai danni subiti durante la gestazione.
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